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Cefalù: cosa vedere e cosa gustare

Cefalù attrae ogni anno numerosi vacanzieri, sia italiani che stranieri, grazie alle suggestive spiagge, alla bellezza delle testimonianze artistiche e alla ricchezza della tradizione gastronomica.

Le spiagge di Cefalù

Degno di essere menzionato è il Lido di Cefalù, situato a pochi passi dal centro cittadino, che attrae ogni anno numerosi turisti tra i quali numerose famiglie che, grazie alla bellezza della sabbia soffice e dorata e delle acque cristalline con fondali che degradano dolcemente, rendono perfetta la balneazione dei più piccoli. Sono presenti numerosi servizi e punti di ristoro, che garantiscono una vacanza all’insegna del comfort e del relax.

A poca distanza, si trova la spiaggia di Caldura, che è circondata da scogli e presieduta da ghiaia, nonché da un fondale profondo. Si tratta di un tratto di litorale frequentato soprattutto da chi ama praticare tuffi e dagli appassionati di snorkeling e d’immersioni.
Anche qui è possibile trovare attrezzature turistiche, come ristoranti e bar. Gli amanti del windsurf e della vela possono frequentare, invece, le ventose spiagge di Salinelle e di Capo Playa.

Anche in queste zone il fondale discende vertiginosamente, per tanto, non sono consigliate ai bambini.

Interamente libera e priva di servizi è la spiaggia di Sant’Ambrogio, che presenta un arenile frammisto di sassi e ciottoli, e lambito da acque terse e ricche di sfumature dorate.

Per chi è alla ricerca di divertimento, perfetto è il litorale di Pollina, facilmente raggiungibile dal centro storico e molto affollato. Qui vengono organizzate numerose feste e falò.

Luoghi d’interesse storico e artistico

La cittadina si sviluppa attorno al Duomo, la bellezza della costruzione e dei mosaici interni hanno fatto sì che tale struttura sia stata consacrata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Particolarmente interessante è anche il Tempio di Diana, un celebre monumento megalitico del IV secolo a.C., dove si trova anche una cisterna del IX secolo a.C.

Percorrendo via Vittorio Emanuele si incontra il Lavatoio medievale, posto nei pressi del palazzo tardo-rinascimentale Martino. Esso si caratterizza per la presenza di una scalinata in pietra lavica e una serie di vasche che convogliano l’acqua attraverso 22 bocche di ghisa, per lo più a forma di testa di leone, disposte lungo le pareti. Nelle vasche sono ancora presenti gli appoggi, che venivano utilizzati per sfregare i panni.

La cucina tipica

In questa zona della Sicilia è possibile gustare alcune meraviglie gastronomiche, come le “Arancine“, ovvero una sorta di polpette fritte di riso, ripiene di ragù di carne di maiale e di vitello, e piselli, ma anche la “Frittedda“, ossia un piatto a base di verdure saltate in padella con olio e aceto.

Particolarmente saporiti sono lo “Sfincione“, ovvero pasta di pane farcita con salame piccante, caciocavallo e cipolla, e le “Sarde a Beccafico“, ossia sarde cucinate con uvetta, pangrattato, pinoli e prezzemolo.

Tra i dolci è importante ricordare la “Cassata siciliana” e i “Cannoli“, entrambi a base di ricotta e canditi, gli “Amaretti“, biscotti a base di mandorle amare, il “Torrone“, ricco di miele e uova, ma anche le granite e i gelati, che allietano il palato con numerosi gusti.

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